mercoledì 31 agosto 2011

Potenziare un notebook con Ubuntu?

ram e ssd
Mi sono deciso a potenziare il mio notebook HP620, un computer con un hardware modesto ma buono per l'uso di Ubuntu.
Quello che si può fare in modo semplice, svitando qualche vite, è aumentare la RAM e cambiare l'hard disk. Ho proceduto in questo modo:

  • Con una spesa contenuta sono passato da 2 GB a 4 GB di RAM Kingston, ma per le mie esigenze non ho notato alcun vantaggio, anzi per far sì che Ubuntu, non quello a 64bit, veda tutta la RAM, bisogna installare il Kernel PAE. Se fate un'installazione nuova e siete collegati ad internet ve lo installerà in automatico, altrimenti basta che cerchiate e installiate dal Gestore pacchetti la versione più recente del kernel linux-generic-pae.
  • Per il cambio dell'hard disk dovevo prendere qualcosa di meglio del Seagate a 7200 giri già installato (velocita stimata con hdparm 85 MB/sec) e ho pensato di passare direttamente ad un disco allo stato solido. Questa scelta è stata motivata da vari fattori: per primo sono molto soddisfatto nell'uso di un SSD sul Macbook, per secondo non necessito di grandi quantità di GB installati nella macchina (compenso al bisogno con hard disk esterni) e ultimo motivo, ma decisivo, il prezzo di un SSD OCZ Vertex 2 da 60 GB su Amazon.it era allettante.
    Installato nel notebook, con alcuni particolari accorgimenti per Ubuntu con SSD, devo dire che mi aspettavo qualcosa in più anche se la velocità stimata con hdparm è di 230 MB/sec). Il boot non ha ricevuto in proporzione lo stesso sprint di cui ha beneficiato il Macbook con Snow Leopard che era passato da 36" a 13".
    Per farsi un'idea dei tempi vedere l'immagine qui sotto, non volevo fare un test con valenza scientifica, ma solo indicativo. Per il tempo di boot di Ubuntu ho calcolato dal momento in cui ho premuto il tasto di avvio del notebook fino al login e poi dall'invio del login a connessione wi-fi avvenuta (segnalata da notifica).
    [Processore - Intel Pentium Dual-Core T4400 @ 2.20GHz]

    Anche il vantaggio intrinseco della totale silenziosità del disco allo stato solido viene smorzato dal fatto che il notebook ha una ventola un po' rumorosa che si attiva spesso in queste calde giornate (fra qualche mese andrà meglio) e quindi non si sente la vibrazione del disco ma permane il fruscio della ventola se fate un uso intenso del computer. Se si usa solo la videoscrittura il notebook rimane quasi silenzioso.

CONCLUSIONE
Non mi sento di consigliare di fare un upgrade se non si hanno particolari esigenze. Con un hardware modesto come quello che avevo le funzionalità comuni di utilizzo sono già decenti.
Io non ero insoddisfatto della reattività di Ubuntu sul portatile, era quella che mi aspettavo, ma mi faceva piacere migliorarla. L'incremento delle prestazioni riscontrato però non mi ha convinto, in particolare mi aspettavo qualcosa di meglio in fase di boot, con il senno di poi potevo anche fare a meno sia di RAM che di SSD. Forse con un processore più recente le cose sarebbero diverse, ho la sensazione che il vecchio Pentium si riveli un collo di bottiglia.

3 commenti:

Marco ha detto...

Piccoli smanettoni crescono!

Sicuramente uno dei prossimi acquisti per il mio "bussolotto" sarà un disco SSD.

Yattatux ha detto...

Ottimo upgrade, un po' di ram in più non guasta mai, ma sicuramente il boot prestazionale che non hai avuto dalla SSD è da imputare alla grandezza di "soli" 64gb. In effetti la teoria (ma anche la pratica) dice che più la SSD è grande e più andrà veloce. In pratica meglio puntare su SSD da almeno 120GB per non rimanere delusi dalle prestazioni. Ciao!

ukuntu ha detto...

@ Marco
Come dice il proverbio: chi prova l'SSD poi non torna più indietro!

@yattatux
No c'entra quello che dici sulla grandezza del disco. Il disco è lo stesso che ho nel macbook e ha pure il firmware più recente.
Quello che intendo è che la differenza che ho avuto nel macbook rendeva lampante il miglioramento, mentre ubuntu ha reso l'upgrade meno "stupefacente": specie nel boot mi aspettavo un manciata di secondi in meno, dovrei indagare se è questione di ubuntu 11.04 che mi dà qualche problema.
Infine bisogna tenere conto che le operazioni deve farle anche il processore e se da una parte c'è un dual core duo (macbook) e dall'altra un pentium (hp620) si capisce che non è la stessa cosa.